Romana Maceri

La caratterizzazione dei rifiuti, cos’è e quando è necessario farla

Tempo di lettura: 5 min.

 

In questo articolo vedremo cos’è la caratterizzazione dei rifiuti, perché e quando è necessario farla.

Molto spesso si sente parlare di caratterizzazione e classificazione dei rifiuti un pò come se fossero sinonimi.

In realtà sono due processi ben distinti che hanno tuttavia un obiettivo comune: fornire informazioni sul rifiuto e su determinate caratteristiche.

La caratterizzazione è un processo che può seguire la classificazione del rifiuto.

Se vuoi approfondire l’argomento della classificazione dei rifiuti ti rimandiamo a questo articolo: Classificazione dei rifiuti, tutto quello che il produttore dovrebbe sapere.

Ok, sei pronto?

Iniziamo!

 

Che cosa si intende per caratterizzazione dei rifiuti?

Per caratterizzazione si intende il procedimento di analisi chimica che permette di determinare le sostanze chimiche presenti all’interno del rifiuto.

In realtà la sola analisi non basta, infatti per fare in modo  che le analisi siano attendibili è necessario sapere quali sostanze ricercare ed  è quindi molto importante conoscere bene il ciclo produttivo che ha dato origine al rifiuto.

Uno degli obiettivi dell’analisi è sicuramente quello di determinare se un determinato rifiuto può essere considerato pericoloso o meno.

Questo aspetto risulta molto importante quando si parla ad esempio dei famosi codici a specchio.

Di che si tratta? I codici a specchio sono coppie di codici con le sei cifre identiche ma di cui uno dei due ha anche l’asterisco. Significa che in base alla concentrazione di alcune sostanze contenute un rifiuto può essere pericoloso o meno.

Nel caso di rifiuti pericolosi come sappiamo dovranno essere individuate le caratteristiche di pericolo che permettono di attribuire le/la corrette/a classe/i di pericolo (HP).

Per effettuare la caratterizzazione è necessario effettuare la campionatura, prelevare cioè un campione rappresentativo del rifiuto che mantenga in toto le caratteristiche dell’intera massa di rifiuti da cui proviene.

 

Schede di sicurezza e schede di caratterizzazione

Anche in questo caso due termini che vengono molto spesso confusi ma che come vedremo a breve rappresentano due documenti diversi.

La scheda di sicurezza è un documento che contiene le informazioni circa la pericolosità delle sostanze.

La pericolosità delle sostanze è diversa dalla pericolosità del rifiuto, questo perché il ciclo produttivo può modificare le sostanze e quindi il rifiuti può presentare una composizione diversa.

La scheda di caratterizzazione è quindi invece quel documento che contiene le informazioni circa la pericolosità del rifiuto e all’interno di essa devono essere riportati:

  • ciclo produttivo;
  • sostanze che concorrono a formare il rifiuto nel ciclo produttivo con la raccolta delle Schede di Sicurezza dei vari materiali;
  • eventuali analisi di classificazione per appurare l’effettiva concentrazione delle sostanze rilevate al punto precedente o escluderne la presenza.

 

Quando è necessario effettuare la caratterizzazione?

Come abbiamo detto prima sicuramente è necessario effettuare la caratterizzazione quando ci troviamo di fronte ad un codice CER a specchio e dobbiamo capire se è necessario o meno aggiungere l’asterisco che indica la pericolosità del rifiuto alla fine delle tre coppie di cifre.

Ovviamente non è l’unico caso in cui si rende necessaria la caratterizzazione, questa infatti ha lo scopo di fornire informazioni quali la consistenza piuttosto che la composizione e la tendenza a produrre percolato.

Fornisce inoltre informazioni in merito alla possibilità di effettuare trattamenti ed altri parametri che insieme agli aspetti che abbiamo scritto sopra concorrono a determinare l’ammissibilità o meno del rifiuto presso gli impianti di recupero o smaltimento.

La caratterizzazione dei rifiuti è obbligatoria?

L’obbligo di caratterizzazione riguarda solo i rifiuti speciali (pericolosi e non pericolosi) per i quali è necessario fare la caratterizzazione in occasione del primo conferimento presso impianto di smaltimento e ripetuta almeno una volta ogni 12 mesi oppure ogni volta che il processo che origina i rifiuti subisce una qualche modifica.

Se parliamo di conferimento presso un impianto di recupero la caratterizzazione deve anche in questo caso essere fatta al primo conferimento e ripetuta ogni 12 mesi per i rifiuti speciali pericolosi e ogni 24 mesi per i rifiuti speciali non pericolosi.

Anche in questo caso la caratterizzazione si renderà necessaria ogni volta che il processo che origina il rifiuto subirà modifiche.

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