Romana Maceri

Guida pratica al confezionamento dei rifiuti

Tempo di lettura: 5 min.

Il confezionamento o l’imballaggio dei rifiuti è un’operazione necessaria affinché questi possano essere stoccati in maniera corretta in attesa dell’avvio alle fasi di recupero o smaltimento.

Confezionare i rifiuti nel modo corretto significa evitare o ridurre drasticamente il rischio di reazioni chimiche e fenomeni di miscelazione tra i rifiuti nonché l’emissione di sostanze nocive o tossiche, come sempre oltre a complicazioni di natura ambientale possono nascere complicazioni di natura legale.

Nel corso di questo articolo ti mostreremo quelle che sono nel pratico le linee guida da tenere sempre a mente per confezionare i rifiuti prodotti dalla tua azienda nel modo corretto  e secondo quanto previsto dalla legge.

Sei pronto?

Iniziamo!

Linee guida per un corretto confezionamento dei rifiuti

I contenitori nei quali conservare i rifiuti prodotti in attesa delle operazioni di recupero o smaltimento sono molteplici.

Imparare ad individuare quello più adatto è di fondamentale importanza, per i rifiuti pericolosi inoltre ogni contenitore dovrà essere omologato per il loro contenimento.

La caratteristica che sta alla base della corretta scelta del contenitore è lo stato fisico del rifiuto.

Il contenitore deve essere integro ed evitare ogni possibile fenomeno di miscelazione, percolazione, sgocciolamento e fuoriuscita di materiale o sostanze.

Prima di passare in rassegna tutti i diversi tipi di contenitori per i diversi tipi di rifiuti devi sapere che oltre ad essere correttamente confezionato il rifiuto dev’essere anche opportunamente etichettato.

L’etichettatura dei rifiuti

Ad ogni contenitore deve essere applicata un’etichetta riportante le seguenti informazioni sul rifiuto contenuto:

  • Descrizione del rifiuto;
  • codice CER, a tal proposito ti rimandiamo a questo articolo: Classificazione dei rifiuti, tutto quello che il produttore deve sapere;
  • stato fisico;
  • classe di pericolosità (indicate con la sigla ‘’HP’’ seguita da un numero oppure ‘’nessuna’’ se si tratta di un rifiuto non pericoloso);
  • caratterizzazione del rifiuto, se vuoi approfondire questo argomento ti rimando all’articolo: Come fare la caratterizzazione dei rifiuti.

Nel caso dei rifiuti pericolosi oltre a quanto scritto sopra sarà necessario applicare una seconda etichetta o marchio inamovibile raffigurante una lettera ‘’R’’ nera su sfondo giallo, la lettera dovrà avere un’altezza di 10 cm, una larghezza di 8 cm e uno spessore del segno di 1,5 cm.

 

etichetta per rifiuti pericolosi

 

Tipologie di contenitori per i rifiuti

A conclusione di questo articolo ti forniamo la lista completa di tutti i tipi di contenitori da utilizzare per le diverse tipologie di rifiuto e in base al loro stato fisico.

Se sei agli inizi nel complesso mondo della gestione dei rifiuti ti consigliamo di consultare questa lista nei primi periodi in cui ti troverai a confezionare i rifiuti prodotti dalla tua azienda.

Clicca qui per scaricare la lista in formato PDF con tutti i contenitori e le rispettiva caratteristiche ed utilizzi.

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