Romana Maceri

Gli inquinanti organici persistenti, le sostanze POP

Gli inquinanti organici persistenti, le sostanze POP

Tempo di lettura: 5 min.

 

In questo articolo andremo ad affrontare l’argomento delle sostanze POP, no non ha nulla a che vedere con il genere musicale, POP è un acronimo che sta per Persistent Organic Pollutants, in altre parole (italiane) sono gli inquinanti organici persistenti.

Si tratta di sostanze chimiche che rimangono a lungo nell’ambiente, si accumulano e non essendo metabolizzabili dagli esseri viventi (uomo compreso) vanno a propagarsi lungo la catena alimentare diventando un problema per la salute oltre che per l’ambiente.

Quali sono gli inquinanti POPs?

Abbiamo detto che cos’è un inquinante POP ma quali sono?

Gli inquinanti POPs sono diversi ma sicuramente i più famosi sono il Para-Dicloro difenil tricloro etanolo, meglio conosciuto come DDT e gli inquinanti appartenenti alla famiglia delle diossine.

Altri inquinanti organici persistenti da menzionare sono ad esempio Aldrin, Chlordane, Dieldrin, Endrin ma ce ne sono molti altri.

La maggior parte dei POPs sono infatti riconducibili a sostanze presenti in prodotti insetticidi, pesticidi e diserbanti.

Il fatto che questi prodotti vadano a contatto diretto con le piante li rende ancora più pericolosi e dannosi a livello ambientale.

Quali sono gli effetti degli inquinanti organici persistenti?

L’effetto degli inquinanti POPs sulla natura e soprattutto sulla salute dell’uomo è devastante.

Si sono verificati mutamenti nel codice genetico dei pesci, nei quali si evidenzia un innalzamento dell’incidenza dei tumori.

Quest’ultimo effetto è riscontrabile anche nell’uomo.

Il divieto di utilizzo e di produzione degli agenti POPs è una scelta necessaria e prioritaria, regolamentata dalla Convenzione di Stoccolma del 2001 e in Europa dal Regolamento CE 850/2004.

Come contrastare i POPs

Il contrasto a questi agenti è molto difficile poiché una volta sprigionati nell’ambiente diventano quasi impossibile da distruggere.

Questo problema diventa più grave se si pensa che gli inquinanti POPs prodotti finora, rimarranno in circolazione ancora per molti anni.

 Il divieto di utilizzo e di produzione quindi è la forma più efficace per combattere questi elementi dannosi per l’ambiente e per la nostra salute.

Alla luce di tutto ciò, il miglior modo per individuare e contrastare l’effetto nocivo dei POP’s è effettuare analisi chimiche mirate sui rifiuti affinché non vengano smaltiti in maniera erronea, provocando ulteriore danno a uomo e ambiente.

L’inquinante POP infatti una volta individuato attraverso le analisi dei rifiuti, va smaltito o recuperato in maniera tempestiva attraverso particolari e differenti procedure. Attraverso un idoneo procedimento infatti gli elementi tossici devono venir distrutti o trasformati in maniera irreversibile in modo da non presentare più alcun pericolo per alcun essere vivente.

Grazie anche al Reg. UE 1021/2019 entrato in vigore il 15 Luglio 2019 che ridetermina l’elenco di tali sostanze e ne sancisce nuovi limiti in modo da individuare in maniera più efficace e inviarli successivamente al processo di distruzione più idoneo.

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